Milano Montagna Festival: la Grivola e la Becca di Luseney con Ettore Personnettaz
E’ iniziato il Milano Montagna Festival e la giornata inaugurale sembrava uno spot della Valle d’Aosta. Personaggi, eventi e montagne portate nel centro di Milano, anzi al BASE, ex-area Ansaldo riconvertita ad area incontri. Con un viaggio che, dal casello dell’autostrada in poi era simile a una via in montagna a vista. Fortuna che la tecnologia ormai aiuta, il GPS in montagna e il navigatore in auto.
Giornata inaugurale con Franco Collè che ha raccontato il suo Tor des Geants, la gara di Endurance trail sulle Alte Vie 1 e 2 vinto per la seconda volta; Shanty Cipolli e Simon Croux il loro “Tor” sulla neve con gli sci, raccontato con il film “La Promenade”, un viaggio sulle montagne innevate della Valle d’Aosta, a conferma che non c’è bisogno di andare in Himalaya per vivere l’avventura, a volte la si trova sulle montagne vicino a casa, basta avere la fantasia di cercarla.
Dopo di loro un protagonista della nuova generazione di alpinisti, l’austriaco Hansjorg Auer, che in free solo si cimenta sulle vie in Marmolada come su montagne di 7000 metri in Himalaya, in un rapporto molto intimistico con la montagna e l’arrampicata.
A chiudere la serata Ettore Personnettaz, con l’amico di mille discese Alfredo Canavari e il regista e videomaker Dario Tubaldo (YourBigStories).
A conferma che l’avventura esiste anche dietro casa, sulla montagna che vedi tutti i giorni, il film “Grivola”. La Grivola è la montagna che domina la valle di Cogne con le sue linee ardite, per pochi metri non è un “quattromila” (quota 3969m), il grande alpinista valdostano Abele Blanc l’ha sempre definita una “montagna himalayana”, che vanta poche discese in sci e ancora meno in snowboard.
Ed ecco che un gruppo di amici, snowboarder e sciatori, composto da Ettore, Alfredo, Luca Pandolfi, Alessandro Letey ed Edoardo Camardella prova a salirla e scenderla. Una montagna difficile, affrontata con rispetto, il lungo avvicinamento, la notte al bivacco Gontier, la salita con le frontali, la vetta, la discesa con una neve spettacolare con condizioni che non si vedevano da anni. Per Ettore era la seconda discesa, questa volta dalla parete nord-ovest, di una montagna che vede dalla sua casa di Allein nella valle del Gran San Bernardo. L’etica della salita e l’estetica della discesa, chi fa snowboard e sci alpinismo cerca queste cose.
E la ricerca di Ettore sulle montagne di casa si sposta in Valpelline, una vallata laterale della Valle del Gran San Bernardo, vallata selvaggia e poco conosciuta, che ha montagne bellissime e severe, come la Becca di Luseney, quota 3504 metri, e la discesa della parete Nord-Ovest. L’altro aspetto dello snowboard e sci alpinismo, la salita da un versante e la discesa dall’altro, la neve dura, la ricerca del passaggio, il rischio dell’esposizione nel passaggio delicato.
L’alpinismo nacque 2 secoli fa’ per esplorare le terre alte, lo snowboard pochi decenni fa’ per scendere nella neve come surfisti sull’oceano. La serata di Ettore Personnettaz ha trasmesso la sintesi di questo sport, la passione per la montagna e lo snowboard che lo anima e che trasmette tutti i giorni nel suo lavoro di maestro e istruttore di snowboard. Una passione che tutti potranno vivere nella prossima edizione dello Split Day Aosta Valley del 15 e 16 dicembre. Un appuntamento da non perdere, come il Milano Montagna Festival.
In allegato un po’ di foto della serata.
Guarda il teaser del film Grivola